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Che tipo di formazione ha seguito?

                  ...e quali sono stati i suoi maestri?

 

Viene mandato a studiare a Milano, al ginnasio e al liceo e successivamente frequenta le lezioni di disegno presso l’Accademia di Brera.

 

Nel 1819 si trasferisce a Torino per iniziare gli studi universitari, presso la Scuola di Architettura Civile, in cui insegna Ferdinando Bonsignore. Senza dubbio, egli rappresenta per Antonelli un grande punto di riferimento per lo svolgimento della sua esperienza milanese.

Il Corso di architettura civile dura tre anni e Bonsignore vi espone i principi dell’architettura, la geometria pratica, il disegno di topografia per le mappe, nonché i tipi e i piani di territori. In quei tre anni gli studenti di architettura sono tenuti a frequentare anche il corso di matematica, in cui si studiano l’algebra, la trigonometria rettilinea, le applicazioni dell’algebra alla geometria lineare e curvilinea (al primo anno), il calcolo differenziale e integrale (al secondo anno) e la meccanica (al terzo anno).

 

Antonelli riesce a diplomarsi e ottiene il titolo di Architetto Civile il 29 luglio del 1824.

 

Nel 1825 prende in seria considerazione l’opportunità di partecipare al concorso per l'Accademia di Belle Arti di Roma, perché gli consentirebbe di percorrere l’Italia e di dedicare a tempo pieno sei anni di studio nella “capitale delle arti” per eccellenza, con una pensione di  1200 lire e 600 lire per le spese di viaggio.

Un posto prestigioso come quello poteva dare anche un’altra prospettiva: la possibilità di diventare un architetto Regio. Antonelli, pur avendo superato di un anno il limite di età, ottiene l’ammissione e vince il concorso.

 

Questa scuola era nata con l’intento di fornire le conoscenze necessarie all’esercizio delle professioni di ingegnere e di architetto.

 

I corsi all'Accademia erano tre, ciascuno della durata di un anno e agli architetti dovevano seguirne due: geometria descrittiva e architettura statica e idraulica, affidati agli ingegneri Pontifici Carlo Sereni e Nicola Cavalieri Sanbertolo.

 

Antonelli ha così modo di acquisire metodicamente un bagaglio ricco, moderno e sistematico di conoscenze teoriche e pratiche riguardanti l’arte del fabbricare di cui era sprovvisto.

Quali sono state le sue prime esperienze lavorative?

 

A Torino, le occasioni di impiego, per i giovani non mancavano. Nel 1824 Antonelli trova un’occupazione nello studio dell’ingegnere delle Regie Finanze Ignazio Michela. Così muove i suoi primi passi nella professione dell’architetto e nel giugno del 1825, durante l’edificazione del Palazzo Camerale, viene assunto in qualità di “architetto aiutante” nella direzione del cantiere da parte delle Regie Finanze.

 

Il tirocinio nel cantiere dell’ing. Michela, un personaggio che intende la progettazione in termini moderni, come attività a cavallo tra l’architettura e l’ingegneria, è di fondamentale importanza per le sue scelte future.

 

Delle relazioni che l’architetto stringe a Roma, sappiamo che è in contatto con Thorwaldsen e Finelli, i quali, per conto dell’Accademia di Torino, tenevano d’occhio i progressi dei pensionari piemontesi. Nel 1831, grazie ad un suo progetto, ottiene di essere accolto tra i membri dell’Accademia di Bologna. Successivamente viene accolto tra i membri dell’Accademia di Milano e delle Accademie di Firenze e di Parma.

Alla fine di settembre del 1831, anticipa il ritorno in Piemonte, per presentare al Re il lavoro degli anni passati ma non riesce ad ottenere un posto a corte. Scoraggiato si dedica alla professione nel Novarese, dove incomincia ad avere i primi successi.

 

 

 

 

 

Bibliografia: FRANCO ROSSO, Alessandro Antonelli, 1798-1888, Electa, Milano, 1989.

nascita

  

1798

1819

si trasferisce

a Torino e

inizia gli studi

universitari

  

1824

si laurea e

diventa

architetto

  

1825

vince il

concorso per

l'Accademia

delle belle arti di Roma

  

1831

viene accolto

tra i membri

dell'Accademia

di Bologna

 

 

1832

viene accolto

tra i membri

dell'Accademia di Milano

1842

viene accolto

tra i membri

dell'Accademia di Milano

 

 

1843

sposa

Francesca

Scaccabarozzi

 

 

1844

fonda la società

dei costruttori

di Vanchiglia

 

 

1849

viene eletto

al Parlamento

 

 

1849

lasca la carica

in Parlamento

dopo soli

tre giorni

 

 

1853

diventa membro

del Consiglio

Comunale di Torino

 

1888

morte

  

POLITECNICO DI TORINO - Dipartimento di Architettura e Design

Corso di GIS per i Beni Culturali e Digital History

Prof. Rosa Rita Maria Tamborrino

Prof. Fulvio Rinaudo

Prof. Maurizio Marco Bocconcino

 

 

Elena Bosco - Rossella Rossi - Anna Simoni - Irina Tatar - Maura Verra

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